Il prof. Cerulli Irelli ritorna su un tema su cui ha studiato a lungo: la natura pubblica o privata del bene civico e del soggetto che lo gestisce.
Che la proprietà del bene oggetto di diritti civici sia pubblica, non è dubbio, ma non è parimenti dubbio che rappresenti un particolare tipo di proprietà pubblica, caratterizzata dalla inalienabilità, non usucapibilità e dal vincolo di destinazione. Proprietà demaniale, pertanto, che a volte è chiusa, come nelle esperienze del nord Italia, ristrette ai discendenti degli antichi legittimari, a volte è aperta, come nel caso dei demani civici meridionali.
Altra cosa è il regime del soggetto che non è titolare, ma solo gestore dei diritti civici. Questa è e deve essere privata, e costruita su una personalità giuridica di diritto privato, contrastando la tendenza delle Regioni a affidare ai Comuni la gestione delle terre civiche, con norme e statuti che espropriano di fatto le popolazioni titolari dei loro diritti.
Un compito per il legislatore e un compito per il giurista: al primo quello di disciplinare effettivamente un lato importante dell’ordinamento civile dello Stato, al secondo quello di rielaborare le proprie categorie.