Il T.A.R. Campania, settima sezione, ha annullato due delibere della Giunta Regionale della Campania con le quali si rinviava la concessione di aree portuali per ormeggio all’approvazione di un atto di programmazione. Il T.A.R. rileva che, così facendo, la P.A. rinvia senza termine la concessione di beni del demanio marittimo che, a differenza degli arenili, sono strutturalmente finalizzati a attività economiche.
La discrezionalità che la P.A. ha nella concessione di spiagge, per consolidato indirizzo giurisprudenziale, non può riconoscersi a giudizio del T.A.R. Campania nello stesso grado per la concessione di aree del demanio portuale. Nel primo caso, lo sfruttamento economico dell’area deve essere posto a bilanciamento con l’interesse alla fruizione collettiva del bene, mentre nel secondo, trattandosi di opere che non possono essere utilizzate che per l’espletamento di attività imprenditoriali, un’ampia discrezionalità della P.A. si traduce nell’indiscriminato condizionamento dell’attività imprenditoriale, col risultato di contrastare tutta la normativa europea in materia di concorrenza.