Con la sentenza di seguito riportata la Cassazione stabilisce, sulla scorta di numerosi suoi precedenti, che la delimitazione dell’area demaniale ex art. 32 del Codice della Navigazione non è presupposto necessario per la richiesta, da parte della P.A., dell’indennità di occupazione.
A giudizio della Suprema Corte, la procedura dell’art. 32 C.Nav. è l’esatto equivalente dal punto di vista amministrativo dell’azione per regolamento di confini di cui all’art. 950 C. c., può concludersi con l’accordo delle parti e essere disapplicata dal giudice ordinario quando la si provi viziata, ma resta atto puramente discrezionale della P.A., che può disporlo o meno prima di chiedere l’indennità di occupazione.
La sentenza non pare porsi il problema dell’interpretazione dell’art. 32 del Codice della Navigazione alla luce dei principi della l. 242/90 sul procedimento amministrativo, e questo è certamente il suo maggiore limite. Fatto salvo che il bene demaniale non è usucapibile, resta vero che il procedimento di delimitazione del confine tra una proprietà privata e una demaniale è per definizione un procedimento amministrativo, atteso che coinvolge necessariamente l’amministrazione. Il privato ha quindi il diritto a che questo procedimento sia attuato prima di corrispondere alle richieste della P.A. sopratutto ove, come nel caso di specie, il bene demaniale non figura come tale al catasto.
Cass. civ. Sez. III, Sent., 19-03-2014, n. 6345
Cass. civ. Sez. III, Sent., 19-03-2014, n. 6345. L’indennità di occupazione del suolo demaniale è dovuta anche in assenza di previa delimitazione dell’area.
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